Case green, classe energetiche più alte da raggiungere, ma più spazio agli Stati per le esenzioni almeno fino al 2037. Il dibattito sulla proposta di “Direttiva Europea per l’efficientamento energetico degli edifici residenziali”, è in dirittura d’arrivo. Entro il 2030 e il 2033 per gli edifici residenziali da ristrutturare, il Parlamento Ue alza gli obiettivi: la classe E e la D al posto della F e della E. I gruppi politici dei Popolari (Ppe), Socialisti (S&D), Liberali (Renew), Verdi e Sinistra hanno infatti raggiunto un accordo sugli emendamenti di compromesso sulla proposta di direttiva sulle case green, ora si va verso il voto in commissione il 9 febbraio, poi i negoziati per arrivare all’approvazione definitiva in estate.
Tra le altre modifiche suggerite dagli eurodeputati, c’è la possibilità per i Paesi membri di esentare dagli obiettivi, almeno in parte, l’edilizia sociale, qualora la ristrutturazione implicasse un eccessivo aumento degli affitti. Gli Stati dovrebbero poi indicare nei loro Piani nazionali di ristrutturazione obiettivi di riduzione della povertà energetica e quale quota dei finanziamenti di coesione, del Pnrr e del Fondo Sociale per il clima sarà utilizzata per le riqualificazioni. Autorità Ue e nazionali, sostengono gli eurodeputati, dovrebbero intervenire per facilitare i mutui e regimi di prestito agevolato per le ristrutturazioni energetiche.
«Il Piano europeo per l’edilizia green è una grande occasione per la riqualificazione degli immobili del nostro Paese, ma serve una politica strutturale di lungo periodo e norme certe», dichiara Alessandro De Biasio, amministratore delegato di Gabetti Lab, primo player nella riqualificazione per l’efficientamento energetico di condomini e unità abitative grazie alla gestione di reti di imprese.
«Gran parte del patrimonio edilizio residenziale in Italia è stato costruito prima del 1990, edifici vetusti con la necessità di un risanamento profondo, ma l’Italia è in vantaggio. Il nostro Paese ha sperimentato per due anni uno strumento come il Superbonus che gli ha consentito di accumulare pratiche e conoscenze nuove, di rodare un sistema e di conoscere dal profondo gli incentivi e come utilizzarli», insiste De Biasio.
Secondo il report a cura dell’Ufficio Studi Gabetti e Gabetti Lab con la riqualificazione energetica dell’immobile è possibile abbattere il consumo al mc di gas del 38% e risparmiare il 43% in un anno. Dallo studio emerge inoltre che l’abbattimento del fabbisogno energetico medio stimato è del 51%, il risparmio energetico medio stimato è del 46%. A confermare questi valori positivi vi è anche il salto di classe energetica medio che è stato stimato intorno a 3.