BONUS, GABETTI LAB E LE NUOVE PROSPETTIVE PER LA FILIERA

Ottobre 27, 2022

Dopo l’analisi costi-benefici di Bankitalia e la nascita del nuovo Governo è lecito domandarsi se le attuali scadenze e condizioni previste per il Superbonus 110% saranno mantenute.

Tutti forniscono interessanti spunti sulla sostenibilità economica e sociale degli incentivi.

Dopo il +6,7% nel 2021, il Pil italiano nel 2022 registrerà una crescita del +3,2% secondo il Fondo monetario internazionale.

Un risultato raggiunto grazie al forte traino del settore delle costruzioni: investimenti +20% nel 2021 e +12% nel 2022.

In aumento anche l’occupazione secondo i dati delle casse edili nei primi 7 mesi del 2022 rispetto allo stesso periodo del 2021. Infatti, il numero di ore lavorate si attesta al +22,2% e i lavoratori iscritti al +17,1%.

I bonus edilizi trainano il settore. Protagonista principale il comparto della riqualificazione immobili residenziali (+22% nel 2022) che rappresenta il 40% dell’intero mercato delle costruzioni.

Tale risultato è stato raggiunto grazie agli incentivi e al meccanismo della cessione del credito.

Questi in sintesi i principali dati dell’Osservatorio congiunturale Ance sull’industria delle costruzioni, presentato martedì 25 ottobre. «Oggi bisogna capire a che punto siamo del percorso», precisa Alessandro De Biasio, amministratore delegato di Gabetti Lab.

«In 12 mesi abbiamo gestito numerosi dispositivi normativi, interventi dell’Agenzia delle entrate, a volte anche in contraddizione tra loro, e abbiamo dovuto affrontare il  tema controverso delle banche. Ancora oggi non c’è chiarezza. Una filiera che già in precedenza era in sofferenza, si trova a gestire altre criticità. In questo perimetro così indefinito, speriamo in un dècalage governato, stabile nel tempo. Quello che si sta delineando è un mercato diverso, dobbiamo considerarlo. Quello che faremo è operare solo con un prodotto ibrido andando a mescolare le aliquote che il nuovo governo ci darà, cercando di ridurre al massimo il netto cessione a carico dei clienti. Ma la filiera si dovrà riorganizzare, ridisegnare, razionalizzare e rimettere in gioco. Non ci saranno più spazi per marginalità e per rendite di posizione. Gabetti Lab si riposizionerà con prodotti nuovi e con un portfolio di servizi rinnovati, diventeremo noi stessi general contractor. Verrà così completata la catena del valore, come è nel dna della nostra Rete», conclude De Biasio.