CON GABETTI LAB, LA FILIERA DEL SUPERBONUS È CERTIFICATA

Giugno 6, 2022

Crediti fittizi derivanti da lavori mai effettuati e 45mila imprese in più “senza storia” che operano in edilizia. Questa la narrativa secondo la stampa generalista. Ma è davvero così poco trasparente il “mondo del Superbonus”?

Sul 110% facciamo un po’ di luce partendo dall’esperienza di Gabetti Lab, società nata nel 2019 in seno al Gruppo Gabetti e subito diventata leader del mercato della rigenerazione energetica, anche grazie al suo “metodo rigoroso”. Un modello di business con oltre un migliaio di affiliati, la prima e più importante rete di imprese nell’ambito della gestione sostenibile del patrimonio residenziale privato italiano, da Pila in Valle D’Aosta al cuore di Taranto, che si approccia ai bisogni complessi mettendo a valore un sistema di competenze specializzate. Una storia che nasce ben prima dell’onda del Superbonus e che basa tutto il suo successo su un controllo maniacale delle procedure. «In Gabetti Lab si lavora con una filiera specializzata, controllata, certificata. Questa la nostra unicità. Impossibili le truffe», spiega Tatiana Pagotto, operation manager di Gabetti Lab.

In principio si è dato valore alle aziende edili. «Le aziende che firmano con noi ci devono dare garanzia di non essere nate col Superbonus, ma di operare nel settore da tempo. Chiediamo la visura camerale e vediamo se c’è stato un cambio recente nel codice Ateco e ne studiamo la storicità, controlliamo i bilanci depositati, il valore della produzione e dei lavori svolti e studiamo se c’è una buona capacità finanziaria. Inoltre, chiediamo la Dichiarazione dell’organico medio annuo (il Doma) e il Documento unico di regolarità contributiva (il Durc). Se nella valutazione risulta che l’azienda esiste dal 2020 e il lavoro più grande svolto è di 100mila euro, Gabetti Lab non permetterà mai di firmare una collaborazione con un general contractor. Il general contractor subappalta solo ad aziende scelte con questi criteri e solo con subappalti fino di secondo livello», spiega la Pagotto. Un altro mezzo di controllo ai fini della trasparenza è il portale Cerved. «In questo modo vediamo lo storico degli ultimi tre anni, gli eventi negativi di qualsiasi tipo: sia di soci che sono all’interno delle aziende che di quelli che se ne sono andati. Verifichiamo anche che le dichiarazioni date (il Doma per esempio) sono corrette o meno», conclude. Il Superbonus è stato e continua a essere un traino decisivo per l’economia italiana e per operare una vera transizione energetica, ma per tagliare le emissioni, l’inquinamento e le bollette, bisogna far le cose per bene. Gabetti Lab offre di fatto una garanzia in termini di qualità e “pulizia”, con un processo di cambiamento più resiliente e generatore di economie locali. A misurarne l’impatto l’Ufficio Studi Gabetti che ha elaborato i dati forniti da Gabetti Lab, che su un importo totale dei lavori deliberati in 1,8 miliardi di euro con il 98% di credito d’imposta cedibile e solo il 2% a carico del condominio. Tutto all’insegna della trasparenza.